Lettera.

Caro Babbo Natale,
quest’anno ho pensato in grande, nonostante mi senta piccola.
Quindi ti chiedo questo:

1- a quelli che non ci arrivano, regala una prolunga;
2- a chi perde tempo fai trovare quello di coloro che lasciano il tempo che trovano;
3- alle persone con la tosse, dona un biglietto per andare a teatro;
4- ai saliscendi fai prendere una direzione;
5- ai daltonici dona un udito sviluppato per distinguere tra Verdi e Rossini;
6- poi ci sono le donne: togli loro il NO affermativo e fai conoscere, almeno per una volta, quello negativo;
7-  al toporagno dona un’identità propria;
8- a chi gira i film, fa scoprire finalmente cosa c’è dietro;
9- a chi dorme e non piglia pesci, fai incontrare chi dorme perché non sa che pesci prendere

Per me invece, se possibile, vorrei una mappa della mia testa, con una freccia rossa, che dica “TU SEI QUI”. Che a forza di fare mente (bi)locale non trovo più l’uscita.

Tanto a Natale è il pensiero che conta, giusto?
Allora corriamo a nasconderci. E poi facciamo tana libera tutti.

©Gloria A 2015

jack-skellington-as-santa

 

44 pensieri su “Lettera.

  1. è la “letterina” di Natale più bella che abbia mai letto, se poi il babbo dovesse riuscire anche a soddisfarne le richieste beh, allora si che sarebbe veramente un gran Natale. Parafrasando il titolo di quel film (miracolo sulla -che numero era- strada) si potrebbe pensare a un “miracolo sul blog ssapevateglo” :). Ciao

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    1. Era la 34a strada 😉 grazie mille per le parole, alla fine Lui fa quello che può e non lo biasimo se non ci si fila, dato che abbiamo piccoli babbinatali appesi ai balconi o incastrati nei comignoli… Che si sia offeso? 😉

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      1. E’ veramente un piacere ricevere gli auguri di Natale. Non posso che rinnovarti gli auguri, anticipandoti però anche quelli di capodanno; Buona fine

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  2. We’ve woven a web, you and I,
    attached to the world, for no matter
    how long, inscribed, though poorly, for
    scant eyes, still, as bright a love aura as
    has ever glowed, tightly wound around
    our hearts, yet soaring miles above
    Moodung’s fog to warm cold February.
    Sparks fly off a round-rock fire rarely seen
    in these parts. We laugh, it feels like we
    shouldn’t be here on a cold winter night,
    just a few meters from trails so packed
    during the day. This charge will never
    leave. We’ve marked this space but must
    go to where the stars shine, deer run, art springs.
    Keep my heart in your brain, words in your hair.
    Matched lifelong yearning bursts in my hand,
    fluorescent. Quick, pack what you need, let’s
    flee! live life in the positive zone, expand
    what we enjoy together, bound by the luck
    that brought us this far. Where to next?

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